«Salve, il termocamino non va bene… Si crea fumo nella camera di combustione e la fiamma non è viva.. Come devo risolvere?» Quante volte ci è capitato di ritrovarci di fronte a domande del genere, con clienti abbastanza incavolati, e pronti a darci la colpa per questa tipologia di problematica. E così te ne senti di tutti i colori quando fondamentalmente tu non c’entri nulla. Questo perché tali problemi sono tutti sollevati da un solo nemico, uno dei più ostili ai termocamini e, più in generale, ai vari prodotti di riscaldamento: la canna fumaria.
Ebbene sì, molto spesso eventuali malfunzionamenti della macchina dipendono proprio dalla canna fumaria (non è un semplice tubo per cacciare fuori i fumi della combustione, è una componente importante la cui realizzazione va ben studiata). Spesso però si va a pensare all’estetica esterna dell’abitazione e non si tiene conto della sua importanza. Così il tiraggio non è dei migliori e ne risentono termocamino e l’intera abitazione.
Ma si può evitare di incorrere in spiacevoli situazioni, seguendo delle particolari accortezze.
Innanzitutto occorre effettuare un adeguato isolamento termico (di solito si utilizza la lana di roccia) che non fa raffreddare i fumi e quindi permette di mantenere la pressione utile alla loro fuoriuscita all’esterno .
Bisogna calcolare con accortezza l’altezza (si consiglia almeno un metro dal colmo del tetto) e la sezione, che non deve essere né troppo piccola né troppo grande. Se fosse troppo piccola non avrebbe la giusta capienza per ospitare tutti i fumi generati mentre se fosse troppo grande provocherebbe un raffreddamento dei fumi, ottenendo dunque un cattivo tiraggio.
La canna fumaria ideale è a sezione circolare e fatta in acciaio inox, caratteristiche che permettono ai fumi di distribuirsi omogeneamente senza opporre alcuna resistenza. Influisce sul tiraggio anche la linearità del percorso della canna fumaria, che non deve avere netti cambi di direzione, con curvature che si devono mantenere sempre sotto i 45°.
Altro fattore influente è il combustibile che deve essere di ottima qualità. Per non sbagliare nella scelta consulta le nostre guide sul pellet (leggi l’articolo) e la legna (leggi l’articolo).
E poi, come sempre, occorre una regolare manutenzione effettuata da personale qualificato.