Il CONTO TERMICO incentiva la sostituzione di apparecchi inquinanti con nuovi prodotti che utilizzino fonti rinnovabili e che rispondono ai previsti requisiti di emissioni e rendimenti.
In questo caso, non si tratta di una detrazione, ma di un contributo diretto, accreditato direttamente sul conto corrente del richiedente entro 60/90 giorni dal completamento della domanda.
Il Conto Termico finanzia la sostituzione di impianti alimentati a:
• Gasolio
• Olio combustibile
• Carbone
• Biomassa (pellet, legna, cippato)
• GPL (solo nelle aziende agricole situate nelle zone non metanizzate)
Il contributo varia in funzione delle caratteristiche del prodotto (potenza, rendimento ed emissioni) e della fascia climatica in cui sarà installato.
L’incentivo regionale, che è destinato esclusivamente a sostituzioni di impianti esistenti e non a nuove installazioni, è a fondo perduto e si configura come una somma aggiuntiva rispetto a quella erogata dal GSE per il CONTO TERMICO. L’importo totale non potrà mai superare il 100% delle spese ammissibili e varierà in funzione della tipologia di apparecchio installato. Nel caso di sostituzione con un termocamino GIOTTO, sia legna che combinato, l’incentivo è pari a 4000€.
Possono presentare domanda di ammissione al contributo le persone fisiche che siano residenti in un Comune della Regione Campania, con priorità di accesso ai cittadini residenti nei territori che presentano alti sforamenti annuali del PM10.
È possibile richiedere gli incentivi per la sostituzione di un camino aperto, di una stufa a legna/pellet o di una caldaia a biomassa con classificazione ambientale inferiore o uguale a 3/4 stelle in particolare con impianti a biomassa di potenza termica nominale inferiore o uguale a 35 kW di Classe non inferiore 5 Stelle.
È possibile presentare domanda entro il 31 dicembre 2024.
La Regione riapre la possibilità di presentare domande per i contributi indirizzati alla sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento a biomassa con nuovi impianti a biomassa di potenza inferiore o uguale a 35kW almeno di Classe 5 Stelle.
Possono presentare domanda le persone fisiche che siano residenti in un Comune della Regione Emilia-Romagna, ubicato nelle zone Agglomerato di Bologna, Pianura Ovest e Pianura Est.
Condizione necessaria per la partecipazione al bando è che il richiedente risulti assegnatario dal GSE del contributo Conto Termico 2.0.
È ammessa la presentazione di una sola richiesta di contributo da parte del medesimo soggetto. L’importo massimo del contributo è di 5.000€, e comunque non oltre il 100% della spesa ammissibile.
Le domande di incentivo devono essere presentate alla Regione Emilia-Romagna entro il 31 dicembre 2024.
Il Bando stufe 2023 della Regione Veneto è un contributo a fondo perduto concesso ai residenti in Veneto che vogliono rottamare i generatori di calore esistenti alimentati biomasse legnose, a servizio di unità immobiliari residenziali, acquistando generatori a biomassa legnosa (stufe, termocamini e caldaie) di nuova generazione e di potenza termica nominale inferiore o uguale a 35 kW di classe 5 stelle; se l’installazione avviene in un comune della zona Prealpi/Alpi, è ammessa anche la classe 4 stelle, con valori di Particolato Primario inferiori a 20 mg/Nm3.
L’impianto sostituito deve necessariamente essere un generatore alimentato a biomasse (legna, pellet o cippato), con classificazione ambientale inferiore o uguale a 3 stelle.
Il contributo regionale sarà aggiuntivo rispetto all’incentivo erogato dal GSE sulla misura Conto Termico.
I potenziali beneficiari dovranno aver presentato al GSE la richiesta dell’incentivo Conto Termico, a partire dalla data del 12 maggio 2023 (data di pubblicazione del bando) e dovranno risultare assegnatari dell’incentivo stesso entro il 07 maggio 2024 (termine di chiusura del bando medesimo).
L’entità del contributo regionale potrà arrivare a coprire fino al 100% della spesa giudicata ammissibile dal GSE.
Saranno ammesse tutte le spese ritenute rendicontabili dal GSE nell’ambito delle citate linee di intervento.
Obiettivo del bando è quello di contribuire al miglioramento della qualità dell’aria e all’incremento dell’efficienza energetica attraverso la concessione di un contributo economico per la rottamazione di generatori alimentati a biomassa legnosa e l’acquisto ed installazione di generatori di calore domestici certificati e innovativi, alimentati sempre a biomassa legnosa, con potenza al focolare inferiore a 35 kW.
Il contributo a fondo perduto, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, verrà riconosciuto in aggiunta al finanziamento assegnato dal GSE e conseguito con il “Conto termico” nell’ambito della linea di intervento 2.B, arrivando a coprire fino al 100% della spesa ammissibile.
Nel caso di sostituzione con un nuovo termocamino con Classe ambientale 5 stelle il contributo è pari a 1500€.
È possibile presentare domanda fino al 1 Settembre 2025.
Il contributo viene erogato a sportello seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle domande fino ad esaurimento delle risorse. Sostituire stufe, caminetti, caldaie alimentati a biomasse, con classe ambientale fino a 5 stelle, con impianti di riscaldamento di ultima generazione, ad alta efficienza e a basse emissioni: per incentivare i cittadini umbri, la Regione mette a disposizione 5,5 milioni di euro nel triennio 2023/2025 aggiungendo un secondo incentivo a quello nazionale erogato dal GSE sulla misura “Conto Termico”, per coprire fino al 95% della spesa ammissibile.
È possibile presentare domanda online fino al 31 Ottobre 2025.
Il contributo è destinato alla sostituzione di generatori a biomasse esistenti di classe ambientale inferiore a 4 Stelle. I nuovi generatori a biomasse devono appartenere alle classi 4 o 5 Stelle. Il contributo è cumulabile con il Conto termico e le detrazioni fiscali (Ecobonus e Bonus Casa). Le detrazioni possono essere fruite per le spese sostenute al netto del contributo provinciale.
Il contributo massimo per la sostituzione degli impianti è pari a 2.000 € per nuovi impianti alimentati a biomassa legnosa dotati di certificazione ambientale 5 stelle, con un contributo aggiuntivo di 1.000 € qualora sia necessario un intervento di riqualificazione del sistema fumario.
La detrazione fiscale ti permette di recuperare il 50% dell’investimento in 10 anni.
In pratica, se un termocamino costa, ad esempio, 4.000,00 € (iva compresa), potrai detrarre il 50% (2.000,00 €) in 10 anni.
Detrarrai perciò dalla tua dichiarazione dei redditi (dall’Irpef) 200,00 € all’anno; risparmierai sulle tasse da pagare 200,00 € all’anno.
Rientrano nella detrazione tutte le spese che vengono sostenute per:
• Acquistare il Termocamino;
• Installare il Termocamino;
• Rifare o realizzare la canna fumaria
La detrazione fiscale del 50% si può ottenere sia scegliendo il bonus ristrutturazione che la riqualificazione energetica (c.d. ecobonus).
È rivolto esclusivamente ai clienti privati (solo detrazione Irpef);
• Si applica solo agli immobili residenziali e alle loro pertinenze;
• Il totale degli interventi effettuati (sostituzione finestre, lavori interni, acquisto termocamino, ecc) non possono superare i 96.000,00€;
• Non è necessaria l’asseverazione di un tecnico. Il Termocamino si può installare senza dover aprire una DIA (dichiarazione di inizio lavori).
• Bisogna acquistare un prodotto che abbia almeno il 70% di rendimento.
• Necessario far realizzare il lavoro da un installatore autorizzato che ti rilasci la Dichiarazione di Conformità;
• Effettuare il pagamento con apposito “bonifico parlante” dove è specificato il riferimento
normativo, il numero della fattura, il codice fiscale del richiedente e la partita iva del rivenditore.
È agevolabile la sostituzione o nuova installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
- Vi possono accedere tutti i contribuenti che sostengono le spese di riqualificazione energetica e possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.
- Per quali edifici? Gli edifici che, alla data d’inizio dei lavori, siano “esistenti”, ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento di eventuali tributi.
- Entità della detrazione: 50% delle spese totali sostenute dal 01/01/2018 al 31/12/2022
- Limite massimo di detrazione ammissibile: 30.000 euro per unità immobiliare.
- L’intervento può configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico o come nuova installazione sugli edifici esistenti.
- Il generatore di calore deve possedere i seguenti requisiti:
– un rendimento utile nominale minimo non inferiore all’85% (in base al punto 1 dell’allegato 2 del D.Lgs. 28/2011);
– la certificazione ambientale di cui al D.M. 07/11/2017 n. 186, in attuazione del D.Lgs. 152/2006 (art. 290, comma 4), in base al punto 1 dell’allegato 2 del D.Lgs. 28/2011;
– il rispetto di normative locali per il generatore e per la biomassa;
– conformità alle norme UNI EN ISO17225-2 per il pellet e UNI EN ISO 17225-5 per la legna.
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