Qual è la differenza tra camino e termocamino?
Il termocamino è l’evoluzione del tradizionale camino o inserto a legna: oltre a riscaldare l’ambiente dove è collocato, è in grado di riscaldare tutta l’abitazione, anche su più piani, attraverso i termosifoni.
A differenza del camino tradizionale, il termocamino può essere policombustibile: permette cioè di utilizzare, oltre alla legna, anche combustibili granulari alternativi come pellet, cippato o nocciolino (ma non solo). Spesso il termocamino policombustibile combinato viene semplicemente definito Biotermocamino.
Il termocamino, oltre a riscaldare l’intera abitazione, produce Acqua Calda Sanitaria per tutto il giorno. Può sostituirsi o lavorare come fonte di calore abbinata ad una caldaia a gasolio, metano o GPL.
Come il classico camino, il termocamino necessita di una canna fumaria e di un ambiente aeroso per poter essere installato e ottenere una resa ottimale. Inoltre, la sua struttura in acciaio e l’aggiunta dell’isolamento termico all’interno della macchina fanno sì che, anche diverse ore dopo lo spegnimento, l’acqua si mantenga calda, permettendo così di poter essere utilizzata per i fabbisogni domestici.
I consumi di un termocamino variano a seconda di diversi fattori come:
- il grado di coibentazione dell’abitazione
- il combustibile utilizzato
- l’efficienza dell’impianto.
All’incirca una casa di 100 Mq consuma durante l’inverno 30 Kg di pellet o 50 Kg di legna al giorno.
Nel video qui in basso inoltre, è possibile farsi un’idea in merito a come risparmiare nella scelta di un termocamino.
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